Pezzopane e Pagano nella lista bersagli neofascisti

11 godzin temu

Stefania Pezzopane, ex deputata e consigliere comunale dell'Aquila, e Nazario Pagano, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, erano nell'elenco di 14 politici identificati come possibili "bersagli" di attentati terroristici. La lista era stata stilata dal gruppo neofascista "Avanguardia ordinovista", guidato dall'ascolano Stefano Manni e dal lancianese Luigi Di Menno Di Bucchianico.

La Corte d'assise di Chieti ha condannato dieci aderenti al sodalizio eversivo a complessivi 75 anni di carcere. Il gruppo era stato sgominato nel 2014 durante l'operazione "Aquila nera".

Condanne per terrorismo ed eversione

Le motivazioni delle sentenze rivelano i dettagli del processo concluso nell'aprile scorso con dieci condanne e cinque assoluzioni. Gli imputati erano accusati di aver fatto parte dell'associazione di estrema destra e di aver promosso atti di violenza con finalità di terrorismo, anche internazionale.

L'elenco con i nomi dei politici era stato sequestrato a casa di uno degli imputati. Pezzopane all'epoca dei fatti era senatrice del Partito Democratico, mentre Pagano era presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo.

Piani di attentati contro treni

Secondo l'accusa, gli imputati pianificavano attentati per uccidere politici senza scorta e immigrati. Il gruppo aveva anche progettato attacchi contro le linee ferroviarie abruzzesi per provocare il deragliamento di un treno passeggeri e una tragedia simile a quella dell'Italicus.

I giudici hanno inflitto 11 anni e otto mesi di reclusione a Emanuele Pandolfina Del Vasto. Franco Grespi ha ricevuto nove anni, sei mesi e 20 giorni, mentre Franco La Valle è stato condannato a otto anni.

Risarcimenti e assoluzioni

Sette anni e sei mesi ciascuno sono stati comminati a Marina Pellati, Luca Infantino, Maria Grazia Callegari e Luigi Di Menno Di Bucchianico. Ornella Garoli, Marco Pavan e Valerio Ronchi hanno ricevuto cinque anni e quattro mesi di reclusione ciascuno.

Tutti i condannati dovranno risarcire i danni alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al ministero dell'Interno. Sono stati invece assolti "perché il fatto non sussiste" Marco Cirronis, Giuseppa Caltagirone, Tiziana Mori, Giovanni Trigona e Luigi Nanni, mentre l'accusa di "incitamento all'odio razziale" è risultata prescritta.

(AGI)Aq1/Bal www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

Idź do oryginalnego materiału