Trump ultimatum Russia: 50 giorni per finire guerra Ucraina

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Donald Trump ha dato alla Russia un ultimatum di 50 giorni per porre fine alla guerra in Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti ha minacciato nuove massicce sanzioni economiche se Mosca non si siederà al tavolo dei negoziati.

"Siamo molto, molto insoddisfatti" della Russia, ha dichiarato Trump ai giornalisti durante l'incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte alla Casa Bianca. Ha annunciato l'applicazione di "dazi molto severi" pari al 100% se non si raggiungerà un accordo entro il termine stabilito.

Dazi secondari contro i partner di Mosca

Si tratterebbe di "dazi secondari" che colpirebbero i restanti partner commerciali della Russia. L'obiettivo è paralizzare la capacità di Mosca di sopravvivere alle già drastiche sanzioni occidentali. Un esempio simile fu applicato a marzo contro il Venezuela, con una tassazione del 25% sulle merci importate da qualsiasi Paese che acquistasse greggio venezuelano.

Trump aveva già ventilato l'ipotesi di estendere la stessa misura agli acquirenti di idrocarburi russi. Parallelamente alle minacce economiche, il presidente ha annunciato nuovi invii di armamenti all'Ucraina attraverso un accordo con la Nato.

Accordo Nato per armi all'Ucraina

Trump e Rutte hanno presentato un accordo in base al quale la Nato acquisirà armi dagli Stati Uniti per poi consegnarle all'Ucraina. "Gli Stati Uniti venderanno miliardi di dollari di equipaggiamento militare alla Nato che li porterà rapidamente sul campo di battaglia", ha dichiarato Trump.

L'ex premier olandese ha aggiunto che grazie a questo accordo l'Ucraina riceverà "un numero enorme" di armi, comprese le batterie antimissile Patriot. La rabbia di Trump nei confronti di Vladimir Putin è cresciuta rapidamente nelle ultime settimane.

Frustrazione crescente verso Putin

Il leader russo, invece di fermare l'offensiva e sedersi al tavolo dei colloqui, ha intensificato gli attacchi. Trump, che ha sempre privilegiato un approccio conciliante nei confronti del Cremlino, ha cominciato a mostrare impazienza. "Non voglio dire che sia un assassino", è arrivato a dire, "ma è un duro".

La scorsa settimana aveva anticipato per oggi un annuncio sulla Russia e l'invio dei Patriot in Ucraina. Ha fatto marcia indietro rispetto all'annuncio di inizio mese, quando aveva detto che avrebbe sospeso alcune consegne di armi a Kiev.

Missione Kellogg a Kiev

L'annuncio di Trump è arrivato mentre l'inviato speciale della Casa Bianca per l'Ucraina, Keith Kellogg, arrivava a Kiev per incontrare Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha definito l'incontro come "produttivo", affermando che si è discusso del "rafforzamento della difesa aerea ucraina".

Zelensky si è detto "grato al presidente Trump per gli importanti segnali di sostegno e le decisioni positive". Si è anche parlato di "produzione congiunta e approvvigionamento di armi di difesa in collaborazione con l'Europa".

Russia avanza nel territorio ucraino

Mentre a Washington si discute, l'Ucraina continua a subire attacchi. Le forze russe hanno dichiarato di aver conquistato altre porzioni di territorio nell'Ucraina orientale con la cattura di due villaggi, uno nella regione di Donetsk e un altro nella regione di Zaporizhia.

A Kiev, Zelensky ha dato il via a un rimpasto politico, chiedendo al ministro dell'Economia Yulia Svyrydenko di assumere la carica di primo ministro. La visita di Rutte alla Casa Bianca è la prima da quando il segretario generale della Nato ha chiamato Trump "paparino" durante un vertice all'Aia a giugno.

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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